...Mostra di fotografia contemporanea: “Io, Frammenti: Autoritratti nell’Era Contemporanea”...Recensione Fujifilm X-T50 + 16-50mm F2.8/4.8: Le mie impressioni...Sirui CT-3204: Il treppiede in carbonio perfetto per la fotografia naturalistica...Una foto, una storia: American girl in Italy – Ruth Orkins...
UniversoFotoMagazine Numero 40/2024
Mostra di fotografia contemporanea: “Io, Frammenti: Autoritratti nell’Era Contemporanea”
A cura di Alberto Desirò / 05.10 > 19.10.2024
MOSTRA DI FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA / AD Gallery
Sala Campolmi / Via Puccetti, 3 – 59100 – Prato
La mostra di fotografia contemporanea “IO, FRAMMENTI: Autoritratti nell’Era Contemporanea ” esplora l’autoritratto come mezzo di espressione artistica e introspezione personale.
Questa esposizione collettiva offre una riflessione sul tema dell’identità, con una selezione di opere realizzate da fotografi provenienti da diversi contesti e livelli di esperienza.
L’Autoritratto nella Fotografia Contemporanea
Recensione Fujifilm X-T50 + 16-50mm F2.8/4.8: Le mie impressioni
Mattia Franconi, fotografo Street e di ritratto, ha utilizzato Fujifilm X-T50 insieme al nuovo obiettivo 16-50mm F2.8/4.8 ed è pronto a raccontarti le sue impressioni.
Trovi cosa è piaciuto e cosa è piaciuto di meno della nuova "piccolina" di Fuji...
Ma occhio a chiamarla così: piccola solo nelle dimensioni!
Non perderti il video, scopri di più.
Sirui CT-3204: Il treppiede in carbonio perfetto per la fotografia naturalistica
Il Sirui CT-3204 è un treppiede in fibra di carbonio, leggero e resistente, ottimo alleato dei fotografi Wild.
Delle sue caratteristiche te ne parla Edoardo Ciavattini, fotografo naturalista, che ha potuto testare il treppiede in qualsiasi condizione!
Non perderti il video!
Una foto, una storia: American girl in Italy – Ruth Orkins
Firenze, piazza della Repubblica e dintorni, 12 agosto 1951 – Ruth Orkins.
La guerra è finita da qualche anno, ma si fa fatica ad alzare la testa e ricominciare.
L’Italia è ancora una grande discarica di macerie e non è facile trovare lavoro.
Io sono fortunato perché vivo a Firenze, che in buona parte si è salvata, tranne i ponti che i tedeschi hanno fatto saltare in aria durante la ritirata.
Ponte Vecchio, però, ed il centro sono malconci ma salvi, e la vita è ripresa a scorrere.
Un po’ di lavoro c’è anche grazie ai turisti, specialmente inglesi e americani che ritornano a visitare con le famiglie i luoghi in cui hanno combattuto.
Un po’ di dollari non fanno mai male…